Rieccoci qui, più vecchi, tremendamente meno saggi, cadenzati, a raccontare le insane gesta del “Bara”.
La trama, la storia: Un viaggio.
I protagonisti: Oggettistica varia, un uomo perduto e un Piaggio Quargo diesel…50 Km/h ….. Dunque un dramma!
Quando? Il 30 luglio.
Perchè? ….Molti se lo domandano, ma il perché non c’è. Forse, ed è un’ipotesi, il perché lo possiamo cercare in ancestrali riti pagani.
Dunque, viaggio in solitaria per circa 5.000 km, attraverso Italia, Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Cechia,…con un Piaggio diesel la cui velocità massima è di ben 50 Km/h. Sì, un viaggio intimo, raccolto, in un dialogo profondo interno assordato dal rumoroso motore diesel, verso Nord dove il sole è eterno (per almeno 6 mesi l’anno).
E’ nel periodo infantile del “Bara” che si puo’ registrare l’origine di questo evento. A Genova dove ospite dello zio “Bibbin” (trad. dal ligure: Tacchino), il giovinetto ascoltava a bocca aperta i racconti della vecchia badante squaw dello zio, tale Wachiwi (trad.: colei che balla) ultima discendente della tribù indiana del Nord America, gli Shoshoni….
Gli Shoshoni, così raccontava la ormai anziana squaw a quegli occhi rapiti, erano usi, al compimento dei 50 anni, quando la loro vita era in procinto di lasciare questa terra, procurarsi un Piaggio Quargo diesel, abbandonare la tribù e recarsi a Nord, nell’estremo nord del Nord America, a Barrow in Alaska. Inutile dire che nessuno ci arrivava mai. O impazzivano dal rumore, o si rompeva un semiasse o venivano linciati da camionisti imbufaliti.
Tutta l’esistenza del nostro “Bara” fu quindi condizionata nel sottofondo da questo intento: riportare in vita l’antica usanza degli Shoshoni ed adattarla alla realtà europea.
Ma non senza le comodità della moderna società. Secondo indiscrezioni: Cuscinone refrigerato, refrigera piedi, vecchio walkman autoreverse con cassetta degli Abba, sarcofago simil-egizio per riposare e dormire la notte, 500 scatole di fagioli e fornelletto ad alcol.
Nei momenti di relax, un bel libro-manuale Piaggio.
Tutto qui? direte voi. Eh sì, un viaggio spartano e intimo, una purificazione.
Almeno se non arriva dal Giappone entro il 29 luglio la super bambola in silicone Momoko Satō, sogno inconfessabile di stuoli di onanisti incalliti. Nel caso non arrivasse il pacco in tempo, caro Stefano, i tuoi amici, e che amici, ti doneranno il pupazzetto Piddu con il quale potrai dialogare durante il tragitto o instaurare un’amicizia socratica.
Dai, prepariamoci, che fra poco si parte!
Resta di stucco, è un Gianfra-trucco.
Noto cone piacere che sotto quella chioma bianca e fluente c’è ancora materia grigia che pompa alla grande, sprizza energia e sarcasmo da tutti i pori.
Molto bene, le premesse del blog fanno ben sperare; meno quelle del mezzo….
Anche se, ad onor del vero, mio caro lei, il Quargo da libretto fa gli 80 km/h (raggiunti però solo 1 volta, in discesa a Longhere e senza il “carapace” sul cassone.
Ora effettivamente i 50 Km/h saranno la velocità di crociera…..
E la Danimarca non c’entra una mazza, il primo traghetto che becco in Germania verso la Scandinavia è mio. Costi quel che costi.
..materia? a me pare condensa..
e per essere ancora più pedante, i km. sono (sarebbero?, saranno??) 8.000 e non 5.000 caro esso.
Ma nella tua tastiera l’8 è scomparso?
….ah si giusto. Non contavo le varie deviazioni dal percorso per le feste della birra….
ci sono. e ci saro’.
Presente!!!