Post serio su di un viaggio che serio non lo era, né nei programmi e tantomeno nello svolgimento e nel suo racconto via blog.

Ho vissuto un mese intero da “zingaro”, io e non Jimmy stavolta! E sono stato bene, molto bene. Certo, con cash e carta di credito, smartphone e pc…., son capaci tutti di sentirsi “zingari” in questo modo. Verissimo, non lo metto in dubbio, è stata una messa in scena, ma per quanto mi riguarda assai realistica ed assolutamente positiva: leggero, diretto, efficace in ogni azione, senza tutta la zavorra che volenti o nolenti ci portiamo quotidianamente addosso, ho potuto pensare ogni cosa in assoluta libertà, e passare dalla fase del pensiero a quella dell’azione seduta stante, con precisione quasi chirurgica: un continuo pensare-agire, istinto-azione senza perdersi nella fase intermedia della riflessione. E’ l’istinto animale, ahimè, è quella virtù che la vita troppo stanziale ci ha costretto a rinnegare ed a ripiegare per metterla in qualche vecchio armadio, fino a dimenticarcene.Sono ritornato alla quotidianità, che non rinnego e tantomeno disprezzo, giammai! Spero solo di riuscire a tenermi dentro a lungo (quasi fosse un’abbronzatura estiva) quell’istinto di cui sopra, e poterlo usare quando sarò alle prese con una qualche scelta o decisione importante da prendere, per lasciarmi guidare una volta tanto da questo e non dai soliti pregiudizi, conformismi e abitudini che annacquano il nostro “vino”.

Grazie Jimmy, grazie Blogger, grazie a tutti Voi per averci seguito in questo mese di nomadismo!

Stefano